Buon compleanno a Steve McManaman
Vincente. Molto vincente. Così come era molto veloce su quella fascia. Via, a saltare l’uomo e a crossare. Una macchina da trofei, Steve McManaman, formidabile ala che ha attraversato la Manica nei primi tempi della Bosman e, oltre a vincere col Liverpool, lo ha fatto col super Real. 42 anni oggi, McManaman è nato proprio a Liverpool e per i Reds ha “dovuto” giocare. Diciamo “dovuto” perché lui era tifoso dell’Everton e il colore rosso di quelle altre maglie non è che gli andasse proprio a genio. I cattivi lo hanno chiamato “McMoneyman”, allitterando il cognome con parole che potessero far intuire il suo interesse per il denaro.
Secondo una classifica del Sun è stato il terzo miglior calciatore britannico ad aver giocato all’estero dopo Kevin Keegan e John Charles. A Liverpool all’inizio erano i tempi di John Barnes, con lui che entra in campo per la prima volta sostituendo Peter Beardsley, altra icona dei tempi del calcio inglese. 10 anni lì nei quali vince un Campionato, due Charity Shield, una Coppa d’Inghilterra e una Coppa di Lega, poi ecco che la sentenza Bosman e tutto quel che ne consegue gli consente di migrare a Madrid a parametro zero.
Col Real si deve soffrire perché la squadra è fatta di campioni, ma lui si ritaglia comunque uno spazio importante e segna nella finale di Champions del 2000 contro il Valencia. Nella parentesi madridista due Campionati, due Champions, una Supercoppa di Spagna, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale. Nel 2003 si svincola e passa al Manchester City, dove resta fino al 2005, anno del ritiro a 33 anni. Poca roba in nazionale (3 reti) ma le coppe e gli attestati di merito in bacheca bastano e avanzano.
