Oggi compie gli anni Drew Bledsoe
Volete sapere chi dovete ringraziare per la dinastia dei New England Patriots? Drew Bledsoe. Sì, proprio lui, Drew Bledsoe, quarterback di ottimo livello che oggi compie 42 anni e che è restato in sella coi Pats dal 1993 al 2001 (poi Bills e Cowboys). Nella seconda gara del 2001 New England, impegnata coi Jets, vede Bledsoe tramortito a terra da Mo Lewis, linebacker avversario. Il qb è sostituito del suo back-up, il giovane Tom Brady. E Brady cosa fa? Vince il Superbowl, comincia la dinastia e si impone come uno dei quarteback più forti degli ultimi 10 anni.
E se Bledsoe non si fosse infortunato? Forse New England non avrebbe mai vinto nulla, chissà. Forse Brady avrebbe fatto molta fatica a sbocciare. Sta di fatto che il passato ha avuto un turning point di quelli biblici, da ricordare. Peccato per Drew, anche perché il suo talento era cristallino e meritava di vincere un Superbowl da protagonista, non nella maniera in cui è arrivato. Anche se, detto con onestà, il suo ruolo nella gara con Pittsburgh è stato di estrema importanza.
Uscito da Washington State, è stata la prima scelta assoluta del draft del 1993. Braccio bionico (anche 45/70 in un comeback con i Vikings), ha avuto un record di rating coi Pats di 87.7 nel 1997 (anche 28 touchdown, è stato il suo miglior anno in questa statistica). Poco, pochino nei playoff (record di 3-3), va discretamente nei tre anni ai Buffalo Bills, ma senza esagerare in termini di risultati (no playoff). I Bills lo rilasciano per far posto a un altro giovane, J.P. Losman, che peraltro non progredirà come poi ha fatto Tom Brady. Infine Dallas con Parcells: discreto il primo anno, un po’ meno il secondo (quando comincia a farsi vedere Tony Romo). Si ritira nel 2007.
Tanto talento, un Superbowl rimediato da dietro le quinte e una carriera che racconta di 251 touchdown, 206 intercetti, un rating di 77.1, 44.611 yards lanciate e una percentuale di completi del 57.2%.
