Gli avversari dei Crabs: Pienne Pordenone
A Rimini domenica arriva Pordenone e l’occasione per i Crabs è d’oro, soprattutto considerando che scende in riviera una delle tre squadre a 16 punti, quelle posizionate all’ottavo e ultimo posto utile per accedere ai playoff. I granchi di Maghelli sono a 12, ma il trend è positivo e il momento va sfruttato.
La Pienne Pordenone segna 68.4 punti (11° attacco), ne subisce 68.8 (sesta difesa) e basa gran parte delle fortune del suo attacco sul play-guardia classe ’91 Alessandro Panni, ampiamente il più utilizzato da coach Ciocca. Per lui 16.1 punti (primo marcatore di squadra), 6.2 rimbalzi (secondo) e 3.6 assist (primo), con il 45% da due e il 37% da tre. Fermarlo vorrebbe dire mettere più di un sassolino negli ingranaggi della Pienne, che ha come “secondo violino” Davide Zambon, esperto centro 35enne di 2.03 di provata affidabilità. Nel 2013-2014 Zambon produce 12.4 punti con 9.5 rimbalzi, mettendo in particolare evidenza la buona percentuale da sotto (59%) e quella insufficiente ai liberi (63%). Il terzo ad andare in doppia cifra è l’ala Michele Ferrari, 27enne grande atleta con un recente passato anche in Legadue e Dna: quest’anno rimane sui 10.7 punti e 5.2 rimbalzi, con buona mira da sotto (52%) e pessima da fuori (1/12 in totale).
A 7.7 segnature c’è la guardia Giulio Colamarino, 22enne che tira prevalentemente dalla lunga distanza ma lo fa cl 35%. Da due partite alla Pienne c’è anche il fratello di Raffele Bosio, Massimiliano, che ha messo a segno 2 punti in casa dei Knights e 13 con Costa Volpino: un’ala che Ciocca conosce bene per averlo avuto a Ravenna. 6.7 punti per il play classe ’93 Matteo Varuzza, un piccolo che prova a dare una mano anche a rimbalzo (2.6) e con gli assist (2.4). Infine buon minutaggio per il capitano Andrea Muner, ala che ai 4.4 punti aggiunge 2.6 rimbalzi, e per il piccolo Vittorio Nobile, 5.1 punti ma il 19% da tre.