Crabs, Maghelli: “Lecco non corre ma è pericolosa”
Due settimane di pausa e aria fresca al rientro. Aria di primavera, senza pressioni particolari e con tanta voglia di campo. Devono trovare motivazioni, questi Crabs di fine campionato, anche perchè la classifica li condanna, al momento, a una posizione di classifica senza obiettivi, con salvezza quasi raggiunta e playoff praticamente impossibili. Domenica al Flaminio arriva Lecco, con palla a due alle 18 (arbitri De Panfilis di Pescara e Ferretti di Nereto) e curiosità per vedere gli sviluppi dei biancorossi.
“Quello di queste due settimane è stato un lavoro tutto sommato tecnico – spiega Andrea Maghelli -. Abbiamo continuato a portare avanti e a sviluppare alcune situazioni in attacco già viste nella settimana precedente a Legnano. Certo, abbiamo anche corso, ma in campo”
La squadra sta bene e solo German Scarone è alle prese con alcuni acciacchi. Il gaucho sarà comunque presente, così come tutti gli altri, contro una Lecco che vuole i playoff
“Sono una squadra solida – avverte Maghelli -. Certo, Legnano era super, solo per citare l’ultima che abbiamo affrontato: otto giocatori di altissimo livello e un complesso che funziona come un’orchestra. Lecco non ha lo stesso talento ma i primi otto sono molto buoni, tutti sostanzialmente titolari come si avverte anche dalle medie realizzative che segnalano di sette giocatori dai 9 punti in su”
Tra questi, il lettone Antrops
“Un giocatore di qualità, in Dnb di altissima qualità. Il tipo di elemento che ci può creare problemi”
Non un super atleta, ma esperto quanto basta per nascondersi nelle pieghe del gioco e sfruttare le debolezze altrui. Come gioca Lecco?
“Corrono il giusto – ammette il coach biancorosso -. Sostanzialmente sono per numeri tra i primi attacchi del campionato, ma non vogliono andare ai mille all’ora. Cercano situazioni di gioco per i lunghi e uscite dai blocchi per i tiratori. Non spingono tantissimo, ma gente come Cissé, Novati e Angiolini ha comunque i mezzi per farlo”
E lo spirito dei granchi?
“Buono. Non possiamo pensare che il campionato sia già finito. Cerchiamo una vittoria che dia la spinta e possa aumentare a sua volta gli stimoli. Tra l’altro ci troviamo a dover affrontare, di qui in avanti, sempre squadre che hanno obiettivi precisi. Nessuna è fuori dai giochi. E anche noi, finché non lo dice la matematica, dobbiamo stare attenti”