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Dennis Rodman ha 53 anni – Lunga vita, verme

rodman
loza on 13 maggio 2014 - 15:02 in Oggi faccio gli Auguri a...

Cos’hanno in comune Madonna, Carmen Electra e il tranquillissimo capo coreano, quel cicciobomba cannoniere Kim Jong Un? Che hanno avuto a che fare, per motivi (spero) diversi, con una delle più grandi icone delle pallacanestro moderna, Dennis Rodman. Colorato, sfacciato, trasgressivo e alla fine anche giocatore di basket, Rodman compie oggi 53 anni (pensavate di meno, vero?) e di sicuro resterà impresso nella memoria molto al di là di quello che ha fatto vedere in campo (che era già tanto).

Se rimaniamo strettamente al parquet, la sua è stata una carriera particolare. Uscito da Southeastern Oklahoma State University (robetta…), è scelto da Detroit al secondo giro e va a scuola quanto a durezza da Laimbeer e soci (1986-1987) finendo con l’imparare molto bene cosa vuol dire dominare mentalmente e fisicamente un avversario. Coi Bad Boys vince due titoli, è due volte miglior difensore Nba e a rimbalzo comincia a far vedere che può dominare. Per dare un’idea di cos’è stato sotto i tabelloni “The Worm” basta raccontare che tra le migliori sette annate a rimbalzo degli ultimi 40 anni, 4 sono state sue. 18.7 di media nel 1991-1992, 18.3 l’anno dopo, 17.3 nel 1993-1994 con San Antonio, 16.8 l’anno successivo sempre con gli Spurs e 16.1 nel 1996-1997 con i Bulls.

Nel 1993 va a San Antonio, dove c’è Robinson ma non ancora Duncan e la squadra non può vincere. Nel 1995 è a Chicago e la storia è nota. Il 23 vince, il 23 fa vincere. Rodman quindi si mette al dito altri tre anelli alla corte di Sua Maestà Michael Jordan.

Ci prova anche con i Lakers e con Dallas, ma sono parentesi molto brevi e con il basket che conta ha chiuso. “Con il basket che conta”, perché per il resto prosegue a muoversi per il mondo. Ma cosa volete di più da uno che va a giocare a Tijuana o in Finlandia… Da uno che improvvisamente sale alle cronache politiche perché va a parlare col Piccolo Leader nordcoreano e gioca pure a basket in un paese off-limits al mondo… Capite? Obama e tutti gli altri stanno a pianeti di distanza, lui ci va a cena…

Che fosse “particolare” lo si era capito abbastanza da una carriera piena di colore (capelli rossi, gialli, verdi, arcobaleno…) e tatuaggi (JR Smith sei un dilettante…). Massima stima per aver agganciato Carmen Electra ma in campo tanti, tantissimi problemi. Pur in una carriera da 5 titoli eh, intendiamoci….

“Larry Bird è sopravvalutato perché bianco”, l’ha detto lui…

Nel febbraio del 1993 è trovato addormentato nella sua macchina con una pistola carica. Anni dopo raccontò nel suo bestseller (“Bad as i wanna be”) che aveva pensato al suicidio. “Ma invece di farlo ho deciso di uccidere l’impostore che assumendo i panni di Dennis Rodman lo stava conducendo su una via che non mi piaceva”. Amen.

Insomma, “voglio essere me stesso”… Da quel momento capelli colorati, orecchini e tatuaggi aumentano. “I’m the guy who’s showing people, hey, it’s all right to be different”

E il Piccolo Leader? Un “amico per la vita”

Lunga vita, verme

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