Rimini, la giornata della rinascita – De Meis: “Guardiamo avanti, sempre per vincere”
Una serie infinita di “Grazie”, la soddisfazione di aver chiuso “Il periodo più brutto della mia vita” ma anche tanta voglia di rinascere. Di riprendersi, di rialzare la testa e con essa gli occhi. Di guardare lontano, insomma, perché questo Rimini, anche in D “Punterà a vincere”. Ripescaggio difficile, complicato, quasi impossibile, ma nulla sarà lasciato al caso. Ci si proverà, anche se le regole, le norme, i criteri della risalita, sono di un’“ingiustizia cosmica”.
Fabrizio De Meis arriva di corsa, si siede, tira un sospiro di sollievo, beve un po’ d’acqua e poi parte…
“Oggi possiamo dire che il Rimini è salvo. Arriviamo da 7 giorni da incubo, con lavoro per tutte le 24 ore e senza dormire. Eravamo arrivati al punto di non scorgere più vie d’uscita e l’ottimismo era pari a zero. Poi come società abbiamo fatto un ulteriore sforzo proprio perché non riuscivamo a chiudere”
Poi il via ai ringraziamenti…
“Un grazie speciale a Daniele Conti: il suo è un ruolo non banale, è un fantastico compagno di viaggio. Grazie a Marco Palazzi, dg e poi ad, che ha cercato di reggere l’urto della situazione. Grazie agli avvocati che si sono prestati ad aiutarci, ci sono momenti nei quali ci siamo scoraggiati ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Grazie alla famiglia Franchini. Grazie alle istituzioni, in particolare all’assessore allo sport del Comune di Rimini, Brasini, che ha percepito l’importanza e la difficoltà del momento. Grazie ai tifosi che ci hanno sempre supportato alla grande e ci sono stati vicini. Infine grazie anche a tutte le persone che non si sono adoperate: le critiche ci sono di spinta ad agire con ancor più energia”
Giornate per nulla facili…
“Le più brutte della mia vita, infernali. Con l’accordo di ieri, con quella firma, viene chiuso un pezzo di passato. D’ora in poi non diremo ‘Saremo bravi’, ma ‘Daremo il massimo per essere bravi’”
Si guarda avanti, con pudore ma anche con tanta carica…
“Il nostro sarà un progetto dedicato ai giovani, da lì dobbiamo ripartire. Cercheremo di ricostruire dalle basi il settore giovanile, dai più piccoli dei ‘primi calci’ in su. La prima squadra? Ad oggi dobbiamo affrontare la serie D. Lo faremo con la convinzione e la determinazione di voler vincere”
E il ripescaggio?
“Se il Rimini dovesse averne diritto, faremo domanda. Detto questo, c’è disappunto con la Lega per i criteri e i regolamenti del ripescaggio. Sono di un’ingiustizia cosmica (vengono premiate a scalare, in alternanza, una squadra di Seconda Divisione e una di D, ndr)”
Soddisfazione anche da parte di Gian Luca Brasini
“Posso dire che a nome della città siamo molto soddisfatti – commenta l’assessore allo sport – Sono stati giorni e ore febbrili. In questo accordo l’interesse della squadra è stato anteposto a molte altre decisioni. Sono molto soddisfatto che le parti abbiano raggiunto un’intesa. Lo considero un punto di partenza per la nostra città. In bocca al lupo, Rimini Calcio”
Al tavolo anche Daniele Conti…
“La persona da ringraziare è in primis Fabrizio De Meis. Se siamo arrivati qui è solamente merito suo”
Il futuro ha già qualche punto fermo: Giuseppe Mangiarano direttore generale, Ivano Pastore direttore sportivo e Salvatore Campilongo allenatore. La squadra è tutta da mettere in piedi e il discorso Ricchiuti non è stato (ancora) aperto, ma c’è voglia di cominciare…
“Scorie dell’accordo? Adesso no, in futuro vedremo – continua De Meis -. Come sempre, saranno i risultati sportivi a essere trainanti. Programmare e investire non vuol dire vincere, ma aumenta le possibilità di avvicinarsi al successo. I campi? Per noi sarebbe chiaramente importante che tutte le squadre si allenassero a Rimini”
Su questo interviene anche Brasini…
“Sull’area Ghigi la situazione è ancora più complessa rispetto a quella della Rimini Calcio. La fine dei lavori è fissata per luglio 2015 e l’impianto è realizzato per ¾. Dobbiamo decidere entro pochissimo tempo cosa fare”
Finale con elogi di De Meis anche al presidente della Provincia, Stefano Vitali…
“Le sue dichiarazioni mi hanno fatto piacere. Fin dal primo giorno ho detto che mi sarei voluto conquistare sostegno e fiducia coi fatti. La Rimini Calcio appartiene alla città, alla piazza, alle istituzioni e ai tifosi”