Auguri a Joe Smith, prima scelta assoluta nel 1995
Joe Smith compie 39 anni. Ve lo ricordate? Ha giocato per 16 stagioni nella Nba, un periodo temporale abbastanza lungo per descriverlo come un solido e affidabile professionista. Di media, in carriera, 10.9 punti e 6.4 rimbalzi. Bene, no? Il problema però è un altro e riguarda le classiche e ormai inevitabili “aspettative”. La Nba sublima un ragionamento che in altri campionati di qualsiasi sport è solo accennato: la stella deve produrre, chi è strapagato deve produrre, le prime scelte devono produrre. E allora torniamo al “peccato originale” di Smith perché il ragazzone, sostanzialmente un’ala forte di 2.08, è stata prima scelta assoluta dei Warriors nel draft del 1995 dopo la carriera collegiale a Maryland coi Terrapins.
Un draft relativamente povero di talento ma comunque con dei picchi di qualità assoluta: McDyess (alla 2), Stackouse (3), Wallace (4), Garnett (5) e, un po’ più dietro, Finley (21). Ecco dunque che, entrando nella Nba con queste premesse, non diventare un All Star significa deludere. Ecco che una carriera da 10 punti di media, dall’essere giudicata “solida” diventa “inconsistente”.
Smith aveva iniziato più che discretamente, ma dopo i due anni e mezzo a Golden State (15, 18 e 17 di media) è arrivato un crollo a verticale. Nei mesi a Philadelphia è già a 10.3, poi galleggia intorno alla doppia cifra entrando in un aureo anonimato. Peggio di lui, come prima scelta, negli ultimi 30 anni hanno sicuramente fatto altri. Esempi? Olowokandi e Kwame Brown su tutti.
Auguri vecchio Joe